giovedì 1 settembre 2011

1994: Back to the future


Nel giugno del 1994 ero a pranzo da un mio compagno di Liceo e seguivamo con curiosità e attenzione il Tg1 dell'epoca. Erano appunto gli anni del Liceo, quelli dove ci si scopre orientati al sociale, moderati o ribelli, rivoluzionari o conservatori, o semplicemente imbecilli.
Si parlava del prossimo congresso del defunto PCI: di li a poco, nel luglio del 1994 si sarebbe conusmato il primo scontro nella sinistra tra D'Alema e Veltroni, con il baffino di ferro che l'avrebbe spuntata al congresso pur avendo ottenuto meno preferenze tra tutti i tesserati a livello nazionale (Eh già, mica c'erano le primarie!).

Ho passato gli ultimi 5 anni a dire e ridire che non si possono combattere le battaglie dell'oggi con gli alfieri di ieri, poi ho capito.....

Magari il problema fosse D'Alema/Veltron! Qui il reale problema è la "classe politica" nuova, quella che dovrebbe sostituire i sempiterni. Oggi molti di questi 'giovani leader di domani' non sono affatto figli di quella dicotomia, anzi....

Oggi per far carriera dentro un partito non serve meritocrazia, impegno e studio, ma allora cosa serve? Io ho coniato un brutto neologismo che non brilla per originalità ma tant'è: APERIDIVISMO.
Si impara a stare sotto i riflettori, senza far rumore, senza disturbare i padri putativi, e si guadagna spazio con l'organizzazione di eventi, feste, talk show e si condisce il tutto con una abile capacità di aggregazione. Qua non servono politici, ma Divi da Aperitivi.

E poi ci si chiede come possa essere così bassa la fiducia negli italiani nell'istituzione partito.

Se fosse possibile avrei una voglia matta di tornare da quei due ragazzi del 1994 e raccontargli una storia......

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