venerdì 27 aprile 2012

per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti.


Il Presidente Napolitano a Pesaro ha detto che i partiti non sono da buttare, ma sono profondamente da riformare eliminandone il marcio dall'interno.

premesso che il Capo dello Stato ha una esperienza cinquantennale dentro un Partito (e quindi parla per partito preso);

premesso che sono stati gli stessi Partiti che oggi siedono in Parlamento ad eleggerlo al Quirinale;

premesso che Napolitano ha una statura politica che, morto Foa, solo Pietro Ingrao può pareggiare;

premesso che nessuno degli attuali leader politici ha minimamente nessun tipo di statura politica;

premesso che Napolitano non è Dio e la sua opinione, pur illustre. è un'opinione

Vedere i leader politici di sinistra, e su tutti Bersani, che alle parole del Capo dello Stato hanno visto uno scudo di difesa all'ondata di quella che ormai senza alcun senso viene chiamata antipolitica, è veramente triste, nonché termometro dell'incapacità della classe dirigente di questo Paese a capire che il loro tempo è finito.
Non sono finiti i partiti, la mia non è una battaglia contro i partiti, i partiti in se per se sono solo un'aggregazione di uomini e donne. L'art.49 della Costituzione recita: "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale".
Non dice come devono essere, che forma devono avere, e sottolinea solo l'importanza che il loro operato avvenga "con metodo democratico".

Il problema sono i politici, tutti? No, solo coloro che detengono le leve del potere in ogni livello decisionale, solo quelli che assecondano come servi fedeli i capibastione che perpetuano se stessi, le loro corti e le loro caste, solo quelli che assecondano i servi fedeli pensando che forse un giorno quella fascia di servo passerà sul loro braccio.

Poi ci sono donne e uomini che credono idealmente che la loro partecipazione al sistema dei partiti sia utile per il paese, l'ho pensato anche io fino a qualche mese fa. Poi mi sono chiesto a che cosa posso servire io un un partito che non darà mai spazio, non a chi la pensa diversamente su qualche tematica, ma a chi la pensa diversamente in merito a tutto il sistema. E mi sono risposto, IO SERVO per far dire ai padroni che il loro agire è democratico, che le minoranze hanno la facoltà di parlare, io sono stato una ruota che rende meno cigolante l'ingranaggio del sistema.

Non è solamente un problema di legalità, spesso nelle le più grosse porcate politiche non si configurano reati, ma è una questione di vero e unico senso civico, e pensare che i politici di oggi siano in grado di ravvedersi, illuminati sulla via di Damasco, di riformare dal loro interno il sistema,  è inutile ancor più di ridicolo.

Berlinguer aveva denunciato la questione morale oltre trent'anni fa, tutto ora è cambiato, in peggio........

Io non voglio essere incastrato per favoreggiamento, io faccio un voto..... ad oggi non voto


Di seguito la mai conversazione con un deputato PD che poi scopro essere il Tesoriere del Partito stesso. Ho commetntato il giubilo con il quale si festeggiava la proposta di Bersani di dimezzare il finanziamento pubblico dei partiti, ritenendo questa proposta demagogica, fuori tempo massimo, e incoerente con i voti dei Ds/PD degli ultimi venti anni, con i quali hanno quintuplicato i soldi che entrano nelle casse dei partiti:



  • Matteo Bastianelli senza pudore
    martedì alle 22.54 ·

  • Matteo Bastianelli ma vi rendete conto che le ultime 4 leggi che hanno quintuplicato i rimborsi elettorali dopo la cancellazione del referendum portano TUTTE la firma DS-PD. Incredibile faccia tosta.
    martedì alle 22.56 ·


  • Matteo Bonfanti ma piantatela di chiedere soldi, una politica seria non si fa per i rimborsi, ma per migliorare le cose!
    mercoledì alle 1.38 · · 
  • Matteo Bastianelli Nei due anni in cui ho guidato il partito a livello locale non è mai arrivato, e ripeto MAI, un soldo dal partito provinciale, regionale, nazionale. Mie le telefonate, di volontari le giornate a ristrutturare la sede, di volontari il tempo dedicato a iniziative e feste, ED E' GIUSTO COSI.
    Mi chiedo dove siano finiti i quasi 200 milioni di euro elargiti a PD ? Per la cronaca, ne sono stati rendicontati circa il 10%..

    mercoledì alle 7.55 · ·

  • Antonio Misiani Capire come sono stati utilizzati i rimborsi elettorali incassati dal Pd non è difficile: basta guardarsi i bilanci (tutti certificati da Pricewaterhouse Coopers) pubblicati sul sito Internet del Pd. Le nostre spese, per inciso, sono tutte rendicontate e certificate fino all'ultimo euro http://www.partitodemocratico.it/speciale/trasparenza/home.htm

    www.partitodemocratico.it
    Care amiche, cari amici, la trasparenza è un elemento fonda...Visualizza altro

    mercoledì alle 9.27 · · 3

  • Matteo Bastianelli I BILANCI???? CERTIFICATI?????? Ma tu li hai letti, hai letto le voci macro aggregate? Sai cosa hanno certificato quelli di Pricewaterhouse Coopers)? Che i ragionieri del PD sanno far bene una partita doppia!!!! Non possono entrare nel merito, non possono falro e forse non può farlo neanche lo Stato, dato che i Partiti ancora oggi sono associazioni privati..... Open your eyes

  • Matteo Bastianelli
    dalla proposta vergognosa di ABC sul finanziamento si evince che l'obbligo di sottoporre i bilanci al giudizio delle società di revisione si applica "a tutti i partiti politici e dunque non solo a quelli che hanno usufruito dei contributi per le spese elettorali". Tuttavia, "in mancanza di disciplina di attuazione dell'art.49, non essendo censibili tutti i partiti e i movimenti politici" esistenti "il controllo dell'adempimento degli obblighi sopra illustrati appare difficilmente realizzabile". Meglio poi, chiedono gli esperti, "valutare la congruità" di un'applicazione così ampia delle norme visto che l'obbiettivo è "accrescere il controllo" dell'utilizzo delle risorse pubbliche.



  • Antonio Misiani
    Matteo Bastianelli se la "vergognosa" proposta ABC diventasse legge l'Italia avrebbe la normativa più rigorosa d'Europa in materia di bilanci dei partiti. Tutti i cultori del genere letterario anticasta si sono sempre baloccati sul "quantum" dei finanziamenti destinati ai partiti, ma nessuno ha mai proposto nulla sulla questione cruciale della trasparenza, dei controlli e delle sanzioni. Ora una proposta c'è. Non va bene? Verrà migliorata in Commissione e in Aula. 



  • Matteo Bastianelli
    Sig. Misiani, io non pretendo di farle cambiare opinione e lei ha d'altronde ha tutto il diritto a credere che la proposta e gli slogan di Bersani siano la soluzione.
    Io continuo a credere, di fronte ad una oggettiva incoerenza dei comportamenti, che la classe dirigente del Partito Democratico difficilmente intercettera il voto degli "esuli in Patria", perché semplicemente non ne è capace, o forse non ha l'interesse a farlo.
    Inoltre la normativa più rigorosa d'Europa in tema di finanziamento pubblico dei Partiti, se eventualmente passasse la proposta ABC demolita dai tecnici della Camera, non sarebbe sivcuramente quella italiana, che si limita ad aggiungere qualche regola di trasparenza. Non basta. Anzitutto bisogna capire qual è il livello adeguato di risorse necessarie, se è vero che i partiti hanno speso negli ultimi 15 anni circa un quarto dei finanziamenti ricevuti. Trattandosi di rimborso spese, tali spese vanno documentate e i fondi vanno ripartiti in base ai voti ricevuti dalle liste. Se non bastano, dovranno provvedere iscritti e simpatizzanti stabilendo però un tetto alle singole donazioni.

    Finisco di disturbarla facendole gli auguri di buon lavoro, credendo alla sua buona fede, ma io di fronte a questa classe dirigente ho ormai saltato la barricata dello "speriamo che le cose migliorino", il PD non ha una direzione, non ha una base di riferimento, il suo bel gruzzolo di voti non raggiunge la somma di quel che furono DS e Margherita, e la forza propulsiva di quel sogno riformista è ormai affossata. I luogotenenti sono dei signorsi che si arrabbiano se poi il popolo non li capisce,

    mercoledì alle 22.17 ·


  • Matteo Bastianelli Sig. Misiani, una settimana fa sosteneva che senza l'ultima tranche del finanziamento il PD avrebbe dichiarato bancarotta!! Oggi si può addirittura rinunciare alla metà dei soldi (che non vi sono dovuti)?tu chiamale, se vuoi, COERENZA...


  • Antonio Misiani Matteo Bastianelli su FB ho postato il mio pensiero in risposta a quanto scritto da Il Fatto. La sintesi è: no alla cancellazione, sì alla riduzione. Cosa che ho ripetuto su l'Unitá e su molti altri media. Come puó capire anche un fanciullo, un conto é la totale cancellazione, un altro conto è una riduzione.
    Ieri alle ore 14.46 tramite cellulare · · 3

  • Matteo Bastianelli come può capire anche un fanciullo ve ne fregate dell'opinione pubblica e ancor peggio ve ne strafregate di 31.225.867 di italiani che nel 1993 dissero NO al finanziamento pubblico. Gravissimo per chi si propone di rappresentare il popolo sovrano
    Ieri alle ore 14.51 · · 2


  • Antonio Misiani Risposta legittima ma assai discutibile. Matteo Bastianelli: la riforma che proponiamo non è un semplice taglio, ma rivede tutto il sistema. Per rispondere in modo serio e non demagogico al tema di un finanziamento trasparente dei partiti politici

    Ieri alle ore 14.57 tramite cellulare · · 1

  • Matteo Bastianelliperché mai sarebbe demagogico affermare i principi base della democrazia? forse questo è assai discutibile e demagogico.
    Io poi nel merito le ho risposto, infatti non credo affatto che si riveda tutto il sistema come lei sostiene, per farlo occorre che i partiti siano organizzazione non private.
    Ma se continuiamo a darci dei demagoghi a vicenda io le faccio perdere tempo e lei mi fa rinsaldare convinzioni che non hanno bisogno di saldature