mercoledì 14 settembre 2011

La Pro Vercelli e la Pro Cervelli


Ieri sera è tornato Ballarò su Raitre e Crozza si è lanciato in un paragone improprio ma splendente di follia e realismo, ha definito l'Italia la Pro Vercelli del calcio che fu. Chi non è esperto di calcio d'epoca forse non sa che la gloriosa Pro Vercelli è una delle più antiche, celebri e titolate società calcistiche d'Italia e si è potuta fregiare, nella sua storia ultracentenaria, per ben 7 volte del titolo di Campione d'Italia (con l'ultimo scudetto vinto nel 1922). Oggi di quella gloriosa squadra resta solo nome ed albo d'oro, si ritrova infatti a giocare nei campi di quella che un tempo si chiamava Serie C (oggi lega pro), dopo essere fallita nel 2010 per inadempienze finanziarie.

Forse Crozza non lo sapeva fino in fondo, ma l'Italia è veramente la Pro Vercelli dell'Europa, un Paese che ha una storia gigantesca ed inarrivabile, che prima di tutti (assieme alla Grecia) ha portato la società nella modernità, che ha creato stile, ha creato arte, letteratura, poesia, musica, fino ad avere un ultimo sussulto di quel glorioso tempo che fu con la reazione inimmaginabile e bellissima alla tragedia portata dalla seconda guerra mondiale e dalla follia del fascismo.

Quel paese non esiste più; abbiamo vissuto di rendita (non certo finanziaria) grazie a ciò che hanno fatto le generazioni del boom economico, le formiche che hanno permesso al nostro paese di entrare tra i sette paesi più industrializzati del Mondo. Poi sono arrivate le cicale, il granaio si è svuotato, ma si è fatto finta che dentro ci fossero ancora tonnellate e tonnellate di provviste pronte per il futuro. Con il tempo è finita anche l'illusione del passato infinito. Oggi ci ritroviamo ai margini delle scelte politiche europee, ad elemosinare un aiuto alla BCE ed alla Germania affinché non ci spingano a dichiarare default, ossia un inglesismo che nasconde il ben più tragicomico fallimento o bancarotta.

Per chi si occupa della Cosa Pubblica forse è arrivato il momento di comprendere che l'unico modo di ridare slancio a questo benedetto Paese è mettere da parte la visione partitica della società, non si può e non si deve pensare solo alla propria "squadra", al proprio club di appartenenza, al proprio partito, perché può certo succedere di vincere campionati (parlo di elezioni ovviamente), ma poi se ci confrontiamo con il calcio che conta torniamo alla nostra misera dimensione nazionale, avviliti dal confronto con ciò che eravamo ed avremmo potuto essere.

Vincere per vincere è figlio di una cultura limitata alla staticità, all'incapacità di guardare al futuro. Selezionare la classe dirigente attraverso la pratica diffusa del fideismo e dell'accondiscendenza è come fare un settore giovanile con figli di papà piuttosto che con i campioncini in erba scovati dai talent scout delle segreterie locali. Se poi viene fuori che di Maradona non se ne vedono in giro, forse è perché semplicemente non giocano a calcio (o alla politica).

A ben penarci più che la Pro Vercelli dovremmo essere capaci di diventare la Pro Cervelli, nel senso che si dovrebbero creare le condizioni affinché giovani dotati e capaci possano dare il loro contributo all'Italia malata di oggi, piuttosto che vederli costretti ad emigrare all'estero o a ripiegarsi su se stessi.

Diversamente dal calcio però l'italiano deluso dal proprio club non riuscirà a godere dei fraseggi e dell'eleganza di squadre straniere come la Spagna campione del Mondo o il Barcellona, Il Manchester mai domo e il sempre tenace e vivo Bayern Monaco.
No, un italiano non ha di che esultare per i conti di una Cina che sta per arrivare sul tetto del mondo, per una Germania che nonostante tutto tiene botta alle botte, di un Brasile che sta andando oltre il calcio e sta entrando nell'economia.
No, noi eravamo l'Italia, noi eravamo l'ombelico del mondo, noi eravamo il Mondo, adesso non ci resta che giocare in un campetto di periferia ricordando quel che resta di noi.
Ora siam li, aspettando che passi la più lunga nottata che ci sia capitato di vivere, e poi magari chissà, la Pro Vercelli torna a vincere il campionato....

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