martedì 4 ottobre 2011

Amando Amanda.......

Neanche io riesco a non parlare di quello che è successo ieri sera a Perugia, e non perché non voglia o perché costretto da qualcuno in particolare, ma per il semplice fatto che non faccio che chiedermi come sia possibile che io sappia e conosca il nome di quattro illustri sconosciuti mio malgrado, Meredith Amanda Raffaele Rudy, senza che abbia mai letto volontariamente una riga sul delitto della studentessa americana uccisa in italia quattro anni fa.

Il mio non è snobismo intellettuale (dato che non sono intellettuale e forse neanche snob), non è neanche il solito anatema moralista sul vouyerismo di chi segue la cronaca nera, è solo un patetico tentativo di capire ancora una volta questo benedetto Paese che mi stupisce ogni giorno che passa.

Gente che discute nei bar se la sentenza di assoluzione dei due imputati sia giusta o meno, la folla che fischia la propria indignazione nei confronti dei giudici, rei di non aver scritto la parola fine come loro vorrebbero fosse stata scritta su questa triste pagina di cronaca. Ma perché mai in Italia si è convinti di essere meglio di chi fa il proprio mestiere senza neanche sapere cosa significhi fare quel mestiere (e sto parlando della magistratura, ma non solo) ?. Se due ragazzi sono stati assolti si presuppone che siano stati giudicati innocenti, casomai l'indignazione può arrivare al pensiero che questi due poveri cristi si siano fatti ingiustamente quattro anni di carcere e abbiano per sempre macchiato la loro psiche con una storia che non li abbandonerà mai, non c'è assoluzione per i propri incubi.

Lascia magari sconcerto il fatto che l'unico colpevole riconosciuto dal tribunale italiano sia quel Rudy condannato si, ma per concorso in omicidio, come a dire che lui c'era ed ha dato il suo contributo, ma non si sa a chi e non si sa come.

E lascia sconcerto il fatto che in Italia crollino palazzine senza che nessuno diventerà mai colpevole per questo e senza che l'opinione pubblica non monti tribunali mediatici per fatti che ormai si danno per scontato nei tanti incidenti di percorso che capitano nell'essere nati in Italia.
La cronaca nera, fatta di Contesse Vacche, di Studentesse ginnaste, di Cugine sadiche, di Madri assassine, di Coniugi giustizieri. La cronaca nera, mai troppo nera per mettere al buio la fame di morbosità e curiosità con la quale giornali e televisioni apparecchiano il banchetto dell'informazione di massa. La cronaca nera, che diventa solo un po' più bianca quando le morti in fabbrica si consumano in un unico luogo e creano clamore e disperazione, perché cinque morti in una sola fabbrica sono più morti di cinque poveri malcapitati in cinque singoli cantieri sparsi per lo stivale. La cronaca nera, che ci fa sentire tutti un po' migliori di assassini, sadici e psicolabili, come se per saperlo si avesse bisogno di un confronto con la follia.
I gornali e i media in generale danno notizia e risalto a ciò che il mercato richiede, e chi come me non ama CSI o RIS non deve far altro che aspettare che il clamore si spenga e che un'altra vittima cada sotto le mani del prossimo Mister X che appassionerà il piccolo schermo.

Oggi addirittura Radio24 ha dato notizia che non è possibile intervistare i coniugi Olindo e Rosa perché l'esclusiva per le loro dichiarazioni è di assoluta proprietà di Bruno Vespa.... nel frattempo Mentana si è affrettato a scritturare lo Zio Michele e Minzolini è li che scondinzola affinché qualcuno gli dia soldi pubblici per accaparrarsi i diritti sul prossimo mostro,  che magari non sarà di Firenze, ma sicuramente da qualche parte lo si troverà.

Tutto questo è legittimo e non transigo sul fatto che ognuno è libero di appassionarsi a ciò che ritiene più giusto per la propria soddisfazione culturale, ma che almeno i Tg diano preventivamente la scaletta oraria dei loro servizi, almeno so quando posso accendere la Tv senza dovermi per forza sorbire Carlo Conti... In fin dei conti la poveretta che è morta rimane e rimarrà morta indipendentemente dai riflettori che cercano giustizia o clamore che dir si voglia, ma l'assassino di questo Paese probabilmente non finirà mai in carcere, sono già troppo piene per rinchiuderci un'intera Nazione.

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