venerdì 18 novembre 2011

...posto vuoto ce n'è stato, ce n'è ce ne sarà.


Molti dicono che il cambiamento fa paura, che la ripetizione di gesti e di mansioni rende la vita meglio riparata da sgradite sorprese, come se la sana routine disegnasse un mondo senza spigoli, ovattato e ovale, annullando al minimo il rischio di sbattere in qualche angolo ed uscirne con una botta in testa.

Io stesso, se una quindicina di anni fa mi avessero posto una domanda secca, del tipo: "ti piace il cambiamento?", proprio nel momento in cui si è (in teoria) maggiormente carichi di impeto e desiderosi e affamati di occasioni e di vita, avrei tranquillamente risposto scegliendo la sicurezza e la morbida sensazione di protezione che la staticità ti concede. Magari pensando ad un posto fisso come se lo sono immaginato e preso i nostri genitori tra gli anni '60 e gli anni '80, magari pensando alle fondamenta fisse e certe di una dimora che diventa nido ancor prima di casa nell'uomo, che un tempo nasceva nomade ma che col tempo è diventato molto più che sedentario.

Oggi i miei anni sono ormai inevitabilmente più di venti, e anche se non mi sento invecchiato precocemente né nello spirito né nel fisico, ammetto che la mia risposta a quella secca domanda sarebbe molto meno convinta di  allora. Oggi affronterei e osserverei ogni zona di buio che può nascondersi dietro una sostantivo in fondo semplice, cambiamento, che potrebbe essere avvalorato o denigrato con il pollice verso di un "si, mi piace" oppure di un "no, non mi piace". Non faccio fatica però ad ammettere che la maturità (che nel tempo è arrivata bene o male, ma che non significa che si matura sempre bene....), l'esperienza (quel poco che ho accumulato) e la passione, mi fermano alle soglie della certezza e mi mettono in testa risposte meno certe ma molto più impegnative.

Al mio interlocutore insesitente che mi pone la domanda "ti piace il cambiamento" direi che ho più paura dell'immutabile che di ciò che dovrà cambiare: ho paura di fare tra trent'anni le stesse cose che sto facendo da dieci, ho paura di passare il mio tempo libero allo stesso modo in cui lo passo oggi, ho paura di pensare che la mia cerchia di amici e conoscenti debba rimanere la stessa da qui ai prossimi lustri a venire, e soprattutto ho paura io stesso di non cambiare, perché non cambiare significa porre un muro invalicabile alla possibilità di migliorarsi. Se devo augurarmi qualcosa che non sia la salute per le persone a cui voglio bene e per me stesso, l'augurio che sentirei di rivolgermi è la possibilità di non interrompere mai il cammino verso quell'uomo migliore, diverso da quello che sono adesso, migliore....

Visto che è inutile rimpiangere scelte del passato che pesano come macigni sul presente, visto che oltre ad essere inutile è anche dannoso, visto che è altrettanto inutile e dannoso (ma purtroppo spesso inevitabile) fare la conta di chi ti ha riempito le giornate e i sogni di ipocrisia, visto che l'unica cosa che non vorrò mai cambiare di me stesso è la ferma volontà a non elemosinare opportunità e ruoli da nessuno (quelli ti si danno se si crede in te, se si vuole investire su un elemento umano valido...... in un mondo ideale), visto che del doman non v'è certezza, io continuo a cercare quella strada che porterà ad un cambiamento migliorativo di me stesso e delle occasioni che vedrò di fronte ai miei occhi.
Se non troverò né occasioni né salite sulle quali arrampicarmi per vedere tutto un po' da più in alto e riflettere sulla sana fatica messa sulle spalle, mi renderò conto che in fondo quella strada è importante anche solo da percorrere, ne vale sempre la pena camminarci sopra indipendentemente dal finale, perché se è vero che chi non si ferma mai si perde tutto è ancor più vero che chi si ferma è perduto.

Ora lascio questa sedia e questa tastiera perché sento il bisogno di mettere ordine alle tanta scatole che ho nel mio passato, ho bisogno di riporre qualcosa in maniera definitiva e di spolverare qualcos'altro, e soprattutto ho bisogno di fare spazio alle nuove scatole che arriveranno perché sin da ora ho intenzione di cercarle, perché il tempo di cambiare non è mai ieri, non è mai domani, è adesso................chiudo col Liga, ha bussato e l'ho lasciato entrare:

Ho messo via un pò di illusioni
che prima o poi basta così
ne ho messe via due o tre cartoni
comunque so che sono lì.
Ho messo via un pò di consigli
dicono è più facile
li ho messi via perchè a sbagliare
sono bravissimo da me.
Mi sto facendo un pò di posto
e che mi aspetto chi lo sa
che posto vuoto ce n'è stato ce n'è ce ne sarà.


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