lunedì 29 agosto 2011

Precario è il mondo (della musica)

E si. Ieri sera guardando Daniele Silvestri esibirsi nella magnifica cornice di Rocca Costanza a Pesaro ho avuto l'impressione che la musica italiana non si sia poi fermata definitivamente agli anni 70/80.
Cantautori che hanno segnato la storia della musica (e della poesia) li abbiamo ormai alle spalle, ed oggi ascoltarli da nostalgia.
Vederli chiusi nella costrizione dei loro "pezzi" più famosi (ormai ultradecennali), li rende maestri, ma ad oggi non aggiungono più nulla alla magnifica discografia che hanno collezionato nel corso degli anni.

Grazie quindi a De Gregori, Guccini, Dalla, Vecchioni eccetera eccetera eccetera.
Grazie a chi se n'é andato da mortale ma rimarrà per sempre immortale (su tutti Gaber e poi De André).

Grazie a te Daniele, che se mai arrivassi a metà strada rispetto ai sopracitati, avresti comunque fatto la storia della musica italiana. Ma sei uno dei pochi che almeno cammina.... anzi, corre....

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